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Farmaci

Sezione: Farmaci

Interessante studio di Aifa sull’utilizzo dei farmaci in età avanzata

Sul “Journal of the American Medical Directors Association” è stato pubblicato uno studio condotto dal Gruppo di Lavoro Geriatrico dell’AIFA con l’obiettivo di tracciare il profilo di utilizzo dei farmaci nella popolazione ultrasessantacinquenne in Italia e come esso si modifichi rispetto all’avanzare dell’età. Proprio nel giorno in cui ricorre in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone Anziane emerge un dato interessante: dopo gli 85 anni cala sostanzialmente il numero di farmaci prescritti alla popolazione geriatrica, passando dai 7 del gruppo 80-84 anni ai 2 degli ultranovantenni.

“Si tratta di una delle prime ricerche che valuta l’andamento delle prescrizioni farmacologiche nella popolazione anziana e molto anziana – commenta il Presidente dell’AIFA Sergio Pecorelli, tra gli autori del paper insieme al Direttore Generale Luca Pani – ed è una fotografia molto interessante che smentisce l’assunto per cui l’uso dei medicinali aumenti con l’avanzare dell’età. Conclusioni che in uno dei Paesi “più longevi e vecchi del mondo” come il nostro – stando anche a quanto dichiara l’Eurostat nelle ultime ricognizioni – offrono spunti di analisi e approfondimenti per comprendere e migliorare sempre più l’appropriatezza prescrittiva in questa particolare popolazione, fragile e vulnerabile e purtroppo ancora poco indagata”.

“Al pari di quanto si registra per la popolazione pediatrica, – spiega il Direttore Pani – molti farmaci non sono testati specificamente nei pazienti anziani e molto anziani, i quali peraltro presentano caratteristiche fisiche e metaboliche del tutto peculiari rispetto agli under 65. Questo studio quindi è di fondamentale supporto nell’orientare i medici ad una prescrizione ottimale nella popolazione geriatrica. E’ importante saper ritarare continuamente le terapie, perché le condizioni cliniche degli anziani possono mutare nel tempo e molte cure rivelarsi ridondanti, se non addirittura nocive. Gli spunti emersi sono poi di aiuto anche per noi regolatori, perché possiamo avere un quadro più chiaro delle aree di intervento e degli aspetti da indagare maggiormente così da favorire un impiego dei farmaci sempre più razionale, sicuro e efficace”.

Lo studio si è avvalso del database dell’Osservatorio sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco e ha analizzato i dati del 2013 relativi a 3 milioni e 400mila soggetti con età superiore ai 65 anni, estrapolati da un campione di quasi 16 milioni di individui, rappresentativo di circa il 27% dell’intera popolazione Italiana. Il lavoro si è concentrato in particolare sugli ultranovantenni, una fascia di popolazione consistente (sono oltre 600.000 gli ultranovantenni in Italia) e in netta crescita.

I risultati dell’indagine, oltre a fornire dati di farmaco-utilizzo, hanno evidenziato come la prescrizione farmacologica aumenti progressivamente sino agli 85 anni di età, per poi declinare negli anni successivi, con una sostanziale riduzione tra i soggetti di età pari o superiore ai 95 anni.

“I dati fino a oggi disponibili – sottolinea Graziano Onder, del Centro di Medicina dell’Invecchiamento dell’Università Cattolica – Policlinico A. Gemelli di Roma e corresponding author dello studio – ci dicevano che l’uso dei farmaci aumentava progressivamente ed esponenzialmente all’aumentare dell’età delle persone. Questa nuova indagine, invece, mostra che i grandi anziani assumono pochi farmaci: in media, si può dire che le persone sopra i 95 anni prendono tanti farmaci quanti la popolazione adulta di età inferiore ai 65 anni. Tale dato contrasta con l’idea che il bisogno di terapie aumenti progressivamente con l’età ed è indice di una maggiore prudenza dei medici nella prescrizione farmacologica nei pazienti molto anziani. Va inoltre sottolineato che l’efficacia di alcuni medicinali si riduce nelle fasce di età più avanzata, in particolare per le terapie che mirano a prevenire complicazioni future e che necessitano di tempi più lunghi per manifestare i loro benefici”.

 

  • 2 Ottobre, 2015
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Arriva un software per gestire le terapie dei più anziani

 

Si sta svolgendo ad Ancona il forum sui migliori progetti nel campo dell’assistenza dei pazienti geriatrici. Convegno rientrante nel programma “Senator” della Commissione europea. L’appuntamento ospitato nell’Inrca del capoluogo marchigiano mira ad ottimizzare l’utilizzo di farmaci e terapie non farmacologiche nel paziente anziano complesso, anche con il supporto dell’informatica. “In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione in Europa, il numero di anziani che presentano tre o più patologie sta crescendo rapidamente – spiega il professor Antonio Cherubini, responsabile dell’Unità operativa di geriatria e Accettazione geriatrica d’urgenza dell’Inrca -. Un fenomeno che comporta il massiccio utilizzo di farmaci diversi, con possibili effetti collaterali derivanti dalla loro interazione, che riguardano circa sei anziani su 10, aumentando i costi per le cure”. Attualmente, la metà degli over 65 assume oltre cinque medicinali, mentre c’è un sottoutilizzo delle terapie non farmacologiche, come esercizio fisico e dieta. “Per questo – spiega Cherubini – nell’ambito di Senator stiamo sviluppando un software di supporto ai medici non specialisti in geriatria per l’ottimizzazione delle cure. Dopo aver inserito una serie di dati che derivano da un’accurata valutazione del paziente, il software, tramite un algoritmo specifico, supporterà il medico nella scelta ottimale dei farmaci e delle cure alternative”. La sperimentazione sarà avviata entro l’autunno e coinvolgerà, oltre all’Inrca, altri cinque ospedali in Irlanda, Regno Unito, Belgio, Spagna e Islanda, su un campione di 1.800 pazienti.

 

  • 4 Settembre, 2015
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Federfarma al fianco degli anziani. Al via progetto per la consegna a domicilio dei farmaci

Chi è solo e non può recarsi in farmacia per una patologia grave o cronica può usufruire del servizio gratuito di consegna a domicilio di farmaci, fornito a livello nazionale dalle farmacie italiane aderenti a Federfarma e patrocinato dal Ministero della Salute. Lo rende noto l’associazione di categoria dei proprietari di farmacia. ”La consegna a domicilio di farmaci, attivata dalle farmacie in favore di persone particolarmente fragili – sottolinea il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – rientra in un quadro di grande attenzione alle esigenze di salute espresse da una popolazione che invecchia e in cui aumenta il livello di cronicità. D’altronde la Farmacia dei Servizi è uno dei capisaldi del Patto per la Salute. Le farmacie costituiscono un patrimonio prezioso del servizio sanitario perché garantiscono con professionalità e capillarità l’accesso al farmaco in tutto il Paese, fin nelle zone meno popolate. E questa iniziativa ne è una dimostrazione”. Con questo progetto, ”le farmacie si mettono ancora una volta al servizio della popolazione e in particolare delle fasce più deboli, gli anziani soli e i malati gravi privi di un’assistenza adeguata. Grazie alla capillarità della rete delle farmacie, questi soggetti fragili potranno ricevere a casa propria i medicinali di cui hanno bisogno”, afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma. I soggetti non in grado di camminare, per una patologia cronica o grave, e che non abbiano a disposizione persone che possano recarsi in farmacia, possono dunque chiamare il numero verde 800189521 (attivo i giorni feriali, dal lunedì al venerdi’ dalle ore 9.00 alle ore 18.00) e fornire all’operatore le generalità e l’indirizzo al quale recapitare il farmaco. Il servizio è gratuito. L’operatore del call center mette quindi in contatto telefonicamente il cittadino con la farmacia più vicina. Il servizio – che non è attivo nelle province di Cuneo e Genova – sarà pubblicizzato fino al 26 luglio sulle reti RAI, tramite uno spot tv promosso dal Segretariato sociale della RAI.

  • 22 Luglio, 2015
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Arriva “Salvalaterapia”, progetto pilota del ministero della Salute

 

Paura di dimenticare le pillole? Arriva un servizio di promemoria digitale o telefonico (chiamata vocale registrata), che ricorda ai pazienti cronici in trattamento per più patologie, di assumerle correttamente o li allerta in caso di esaurimento delle confezioni di medicinali. Questo quanto prevede il progetto pilota “Seguilaterapia”, presentato ieri al ministero della Salute, che vedrà la stretta collaborazione tra medico di medicina generale e farmacista, che registrerà i dati del paziente per avvertirlo nella modalità scelta. Il progetto avrà la durata di due anni e raggiungerà almeno 20.000 pazienti. “Tutto ciò che vede il malato al centro è per il Ministero della Salute motivo di soddisfazione: siano convinti che questa iniziativa possa essere di aiuto per quei pazienti, spesso di età avanzata che, vedono tristemente le giornate scandite dalla paura di dimenticarsi di prendere i farmaci”, spiega Marcella Marletta, Direttore Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute. “Questo progetto presenta il vantaggio di mettere in collegamento due figure fondamentali dell’assistenza primaria, il medico e il farmacista”, evidenzia invece Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), mentre Annarosa Racca, presidente di Federfarma, sottolinea che “la presa in carico del paziente è un obiettivo prioritario della farmacia e una maggiore aderenza alle terapie significa più salute e miglior utilizzo delle risorse”. “Il supporto tecnologico – dichiara Andrea Mandelli, presidente Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti italiani) – è un tassello fondamentale per aumentare le possibilità di successo terapeutico e migliorare la comunicazione tra i professionisti della salute”.

 

  • 5 Giugno, 2015
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Un anziano su cinque esagera con i farmaci

La metà degli over 65 prende abitualmente oltre cinque farmaci, ma dopo un ricovero ospedaliero il carico di medicine aumenta ancora di più e la maggioranza si ritrova con oltre sei tipi diversi da prenderne ogni giorno. Così nel giro di tre mesi dal primo ricovero un anziano su cinque torna in ospedale per troppi farmaci. Lo dimostrano i dati del registro Reposi (Registro Politerapie Simi) della Società Italiana di Medicina Interna (Simi), istituto Mario Negri e Politecnico di Milano secondo cui sei pazienti su dieci sono esposti al rischio di interazioni e reazioni pericolose per la salute a causa di prescrizioni inappropriate ed eccessive. Alle dimissioni al 24% degli anziani viene prescritto un antidepressivo senza che vi siano segni di un disturbo dell’umore, al 63% un gastroprotettore indipendentemente dalle necessità. Un utilizzo migliore delle prescrizioni ridurrebbe del 10-15% i ricoveri ospedalieri, affermano gli esperti della Simi, e del 30-40% i costi delle terapie degli over 65 che oggi sfiorano i 16 miliardi di euro.(ANSA).

  • 2 Marzo, 2015
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La Giornata nazionale di raccolta del farmaco si svolgerà anche in Puglia

Si celebrerà domani anche in Puglia la XV Giornata di Raccolta del Farmaco, per donare medicinali alle persone in difficoltà.
A presentare le novità di quest’anno saranno il delegato della Fondazione onlus Banco Farmaceutico, Francesco Di Molfetta, il presidente dell’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat, Luigi d’Ambrosio Lettieri e i presidenti di Federfarma Bari, Gioconda Morea e Federfarma Bat, Michele Pellegrini Calace.
La Giornata – che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica – è realizzata dalla Fondazione onlus Banco Farmaceutico in collaborazione con Federfarma e CDO Opere Sociali, con il patrocinio di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e segretariato Sociale RAI, Pubblicità Progresso, il sostegno di Assosalute (Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche dell’automedicazione), Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), Fondazione Telecom Italia, EG Euro-Generici e Teva Italia, grazie al supporto dei media partner Avvenire e TV2000 e alla collaborazione del TGR Rai .
  • 13 Febbraio, 2015
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HappyAgeing è l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Di HappyAgeing fanno parte Federsanità, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà che si occupano del benessere degli anziani e lo sviluppo e la replicazione sul piano nazionale di esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.

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