Vaccini anti‑RSV e booster COVID‑19 al centro delle richieste per proteggere anziani e soggetti fragili
Con una recente interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della Salute, l’onorevole Gian Antonio Girelli ha posto l’accento sull’emergenza rappresentata dalle infezioni respiratorie, chiedendo misure urgenti per tutelare le fasce più fragili della popolazione. La richiesta si concentra in particolare sulla necessità di garantire un accesso tempestivo ed equo alle vaccinazioni nella prossima stagione autunnale.
UN’ESCALATION PREOCCUPANTE DI RICOVERI E DECESSI
Secondo quanto riportato nell’interrogazione, negli ultimi anni si è assistito a un aumento significativo delle ospedalizzazioni per infezioni respiratorie: si è passati da poco più di 28.000 dimissioni nel 2019 a oltre 51.000 nel 2023. Il picco si è registrato durante la fase acuta della pandemia, con ben 179.000 ricoveri.
Allo stesso tempo, sottolinea l’interrogante, i decessi legati a queste patologie sono cresciuti in modo allarmante, passando dall’1,6% del totale nel 2012 al 9,6% nel 2022. L’incremento è attribuito a una combinazione di fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione, la prevalenza di patologie croniche e la maggiore circolazione di virus nei mesi invernali.
IL VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE: UN RISCHIO NON SOLO PER I PIÙ PICCOLI
Particolare attenzione è dedicata al virus respiratorio sinciziale (RSV), indicato nell’interrogazione come uno dei principali responsabili di ricovero nei bambini sotto i cinque anni. In questa fascia d’età si registrano circa 25.000 ricoveri l’anno, pari al 40% di tutte le ospedalizzazioni respiratorie.
Il problema riguarda anche la popolazione anziana: si legge nel testo che tra gli over 60 si stimano circa 290.000 casi di infezione acuta da RSV ogni anno, con 26.000 ricoveri e 1.800 decessi intraospedalieri.
COVID‑19 ANCORA TRA LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE
Nell’interrogazione si richiama inoltre l’attenzione sull’impatto persistente del COVID‑19. Nel 2022, la malattia è risultata la terza causa di morte in Italia, dopo le patologie cardiovascolari e oncologiche.
Nel corso del 2025, nei soli primi sei mesi, si sono registrati 13.455 casi con un tasso di mortalità del 3,5% tra gli infettati. Un dato che, secondo l’interrogante, rende necessario mantenere alta la guardia, soprattutto nei confronti delle persone anziane e fragili.
IL VALORE DELLE VACCINAZIONI: BENEFICI PER SALUTE PUBBLICA ED ECONOMIA
Oltre all’aspetto sanitario, l’on. Girelli evidenzia anche il ritorno economico delle campagne vaccinali. Come riportato nell’interrogazione, ogni euro investito in vaccinazioni può generare fino a 2,50 € in gettito fiscale e 20 € in risparmi previdenziali, secondo uno studio Altems del 2025. La prevenzione, viene sottolineato, non è solo una priorità clinica ma anche un investimento sostenibile per il sistema Paese.
LE RICHIESTE RIVOLTE AL MINISTERO
Nella parte conclusiva dell’interrogazione, l’on. Girelli chiede al Ministro della Salute di attivarsi con urgenza per due obiettivi prioritari. Il primo è garantire l’accesso alla vaccinazione contro l’RSV, includendo la protezione dei neonati tramite la vaccinazione materna e l’estensione della copertura agli adulti a rischio e agli anziani. Il secondo è assicurare la disponibilità tempestiva dei richiami contro il COVID‑19, con un’attenzione particolare alle categorie vulnerabili, affinché non vi siano ritardi né disuguaglianze nell’accesso.