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Area Istituzionale

Sezione: Area Istituzionale

Nasce l’intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo

Oggi alle ore 14, la Sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama ospiterà la presentazione dell’intergruppo parlamentare per l’Invecchiamento Attivo. All’incontro, che terminerà alle ore 15, prenderanno parte il coordinatore dell’intergruppo, il senatore Lucio Romano, la vice coordinatrice, la deputata Vittoria D’Incecco, e Michele Conversano, presidente dell’Alleanza Italiana per l’invecchiamento attivo-HappyAgeing.

La presentazione dell’intergruppo parlamentare sarà anche l’occasione per confrontarsi sulle direttrici delle politiche per gli anziani, la cui aspettativa di vita ha registrato una preoccupante inversione di tendenza, proprio mentre l’Europa ci chiede di allungare, entro il 2020, di due anni la vita in salute delle persone.

 

  • 9 Giugno, 2016
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Cambia la demografia. Fondamentale sostenere anziani e bambini

“Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350mila bambini all’anno, il 40% in meno del 2010. Un’apocalisse. Saremo finiti dal punto di vista economico, e da quello della nostra capacità vitale. È questa la vera emergenza italiana. In 5 anni abbiamo perso oltre 66mila nascite, cioè per intendersi una città più grande di Siena. Se leghiamo tutto questo all’aumento degli anziani e delle malattie croniche, abbiamo il quadro di un paese moribondo”. A lanciare l’allarme il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una intervista a Repubblica, che spiega: “Non può non esserci una correlazione con la crisi economica, per questo il bonus può avere un significato importante per i circa due terzi dei genitori che stanno sotto la soglia di 25mila euro di Isee. Serve una politica di sostegno delle nascite che si basi su aiuti diretti. Poi ci vogliono altri interventi”. Secondo il ministro di Area popolare infatti servono “il sostegno alla maternità, che deve recuperare un prestigio sociale e non deve rappresentare un ostacolo per il lavoro. È importante anche il tema dei servizi, come gli asili nido, che devono essere abbastanza per permettere ai genitori di continuare a lavorare quando hanno bambini piccoli o di non svenarsi per pagare le baby sitter. Poi c’è la questione più sanitaria della fertilità. Bisogna che si prevengano i problemi che impediscono di fare i figli. E le coppie devono capire che decidere di averli troppo tardi, oltre i 35 anni, può diventare un problema”. Sull’ipotesi di estendere il bonus fino al quinto anno di età dei bambini, Lorenzin spiega il perché sia stato messo da parte: “Ho bisogno del supporto del ministero dell’Economia, con il quale vorrei fare un’operazione sullo stile francese. Intanto però diamo incentivi economici per fare i figli”.

Un’attenta politica di potenziamento dello stato sociale non può prescindere dai servizi per gli over65. Il ministro ha sottolineato il pericolo legato all’aumento esponenziale delle patologie croniche. Bisogna fare in modo che l’invecchiamento della popolazione diventi opportunità di sviluppo per il nostro Servizio sanitario nazionale. Continuare a non agire rischia di mettere in pericolo la sua tenuta finanziaria. Occorre quindi occuparsi dei bisogni dell’infanzia ma anche delle necessità dei più anziani.

 

  • 16 Maggio, 2016
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Il comune di Milano tende la mano agli anziani soli e sfrattati

Il comune di Milano si attiva per essere più vicino alle esigenze degli anziani soli sfrattati. L’amministrazione meneghino ha pubblicato un bando pubblico per la ricerca di nuclei familiari disponibili ad ospitare nella proprie abitazioni famiglie in condizioni di vulnerabilità a seguito di emergenze sociali. L’ospitalità avrà carattere temporaneo e potrà durare fino ad un massimo di 6 mesi. Le famiglie ospitanti dovranno essere residenti a Milano e dovranno avere la disponibilità, nella propria casa, di una stanza possibilmente con bagno dedicato e un arredo minimo per il deposito di abiti e beni d’uso personale degli ospitati. Saranno ammesse proposte di ospitalità anche da parte di famiglie che conoscono il nucleo in difficoltà, ma senza avere legami di parentela (ad esempio potranno essere vicini di casa). Ogni famiglia ospitante riceverà da 350 a 400 euro al mese (a seconda del numero di persone componenti la famiglia accolta) come contributo per il sostegno delle spese di vitto e di alloggio. È previsto il coinvolgimento di un numero iniziale di quaranta nuclei familiari.

Le famiglie saranno individuate dagli assistenti sociali del Comune tra quelle già seguite o segnalate dalle famiglie che si candideranno per l’accoglienza. La presentazione della candidatura a “famiglia accogliente” potrà avvenire presso l’ufficio protocollo della Direzione Politiche Sociali e Cultura della Salute in Largo Treves, 1 (dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 13:45 alle ore 15:15 dal lunedì al venerdì) oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno o, infine, a mezzo posta elettronica all’indirizzo di posta elettronica dc.politichesocialiesalute@comune.milano.it .

HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo saluta con piacere l’iniziativa del comune di Milano. I sindaci e le Giunte comunali conoscono da vicino i problemi che affliggono i cittadini più anziani. Persone spesso sole e in condizioni di particolare disagio. Un’attenta politica volta a garantire l’invecchiamento in salute non può prescindere dal dare risposte agli ultimi.

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  • 12 Maggio, 2016
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L’ANCI ai Comuni: “Impegnatevi per rispondere ai bisogni degli anziani”

L’ANCI chiede ai candidati a sindaco e alle Giunte comunali di impegnarsi con determinazione per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Onu nell’Agenda Globale 2030, in particolare dell’obiettivo 11: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”, e i relativi 10 sotto-obiettivi. L’Associazione nazionale dei Comuni ha pubblicato l’invito in qualità di componente dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS); organizzazione di cui fa parte anche HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo. Si tratta delle prime elezioni amministrative dopo la sottoscrizione, da parte dell’Italia e dei governi di tutto il mondo, dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) e dell’accordo sul clima di Parigi, per questo è così importante che i futuri amministratori conoscano e contribuiscano, per quanto in loro potere, a concorrere – assieme agli altri livelli istituzionali coinvolti – alla sostenibilità dello sviluppo locale e globale. Gli impegni indicati dalle Nazioni unite riguardano, tra l’altro: l’accesso ad alloggi e servizi di base adeguati; lo sviluppo di sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani; la protezione del patrimonio culturale e naturale, dei poveri e delle persone in situazioni di vulnerabilità; la riduzione dell’impatto negativo dell’inquinamento e dei rifiuti; l’accesso universale a spazi verdi pubblici; l’integrazione tra le zone urbane, periurbane e rurali; l’attuazione di politiche per l’inclusione, l’efficienza delle risorse, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza ai disastri.

I sindaci e i consigli comunali devono diventare protagonisti nella definizione delle politiche per garantire l’invecchiamento in salute agli over65 italiani. Il loro quotidiano impegno nei territori permette di entrare in contatto con i veri bisogni delle comunità.

 

  • 4 Maggio, 2016
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A Lucca il Festival del volontariato si occuperà di invecchiamento attivo

Domani mattina a Lucca, a Palazzo Ducale, nell’ambito del Festival Italiano del Volontariato, si terrà la presentazione pubblica della proposta di legge “Misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale e le iniziative do formazione permanente”. Una legge fortemente voluta dalle associazioni che si occupano di anziani Ada, Anteas e Auser che promuovono l’evento. La legge, di 9 articoli, ha come primo firmatario il deputato Edoardo Patriarca ed è stata depositata in Parlamento lo scorso 18 gennaio 2016. Una legge che guarda agli anziani come una risorsa e ne riconosce il ruolo nella comunità. La proposta di legge si pone come primo obiettivo quello di sostenere l’impegno degli anziani nel volontariato in attività di “utilità sociale”: dai “nonni vigili” alla sorveglianza di parchi e giardini, musei e monumenti, dalla compagnia agli anziani fragili, alle attività per lo sviluppo della cultura. Uno degli articoli cardine è il numero 3 che introduce il diritto per il volontario anziano occupato nei progetti di pubblica utilità attivati dai comuni in collaborazione con il volontariato, a ricevere dagli enti locali dei “bonus” sotto forma di un buono pasto e altre agevolazioni culturali, ricreative, formative o per la mobilità. Partecipano all’evento Nirvana Nisi, presidenza nazionale ADA; Sofia Rosso, presidente nazionale Anteas, il deputato Edoardo Patriarca ed Andrea Volterrani dell’Università di Roma Tor Vergata. Chiude i lavori Enzo Costa, presidente nazionale Auser.

HappyAgeing-Alleanza nazionale per l’invecchiamento attivo saluta con piacere la presentazione di questo articolato. Ci auguriamo che la Camera dei deputati lo possa esaminare al più presto.

 

  • 15 Aprile, 2016
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L’Istat certifica: “Aumentano gli anziani in Italia”

Pochi matrimoni, ancor meno figli e tanti, tanti anziani. L’Italia è un Paese di vecchi, almeno a guardare le statistiche. Al 1° gennaio 2015 – secondo il rapporto Istat diffuso oggi – si registra un deciso sorpasso: ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani. E 55,1 persone in età non lavorativa ogni 100 in età lavorativa; valori in continua ascesa negli ultimi anni. A fronte di ciò, secondo le prime stime relative al 2015, per la prima volta negli ultimi 10 anni, la speranza di vita alla nascita arretra, con un decremento di 0,2 punti per gli uomini (80,1) e 0,3 per le donne (84,7). Nel Mezzogiorno i valori della speranza di vita si confermano al di sotto della media nazionale. Nel Belpaese hanno poi perso appeal i fiori d’arancio. Con 3,2 matrimoni ogni mille abitanti, l’Italia rimane uno dei paesi dell’Ue a Ventotto in cui si va meno a nozze. Nel corso del 2014 in tutte le regioni si è verificata una stasi o un calo, fatta eccezione per il Trentino-Alto Adige. Resiste la tradizione del Mezzogiorno con la nuzialità più alta mentre il Nord-ovest è l’area con meno matrimoni rispetto alla popolazione. Se si pronunciano pochi “sì” è pure vero che ci si dice addio meno che altrove. L’incidenza di divorzi è bassa: 8,6 ogni 10mila abitanti nel 2014; a livello europeo solo Irlanda e Malta registrano valori inferiori (anno 2013). Per le separazioni si sta verificando una convergenza tra le varie aree del Paese (14,8 e 14,6 ogni 10mila abitanti nel Centro-Nord e nel Mezzogiorno) mentre il divario Nord-Sud per i divorzi resta ancora evidente (rispettivamente 9,8 e 6,6). La fotografia scattata dall’Istat mostra, infine, una scarsa propensione ad allagare la famiglia. Continua, infatti, a diminuire il numero medio di figli per donna: nel 2014 si attesta a 1,37 mentre occorrerebbero circa 2,1 figli per garantire il ricambio generazionale. Se si considera l’età della madre, le regioni del Mezzogiorno si confermano, mediamente, quelle con le mamme più giovani.

L’aumento costante dei residenti con più di 65 anni deve portare all’approvazione di una politica focalizzata sull’invecchiamento attivo. Un’esigenza che deve essere messa al centro dell’agenda dei decisori pubblici.

 

  • 7 Aprile, 2016
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HappyAgeing è l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Di HappyAgeing fanno parte Federsanità ANCI, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà che si occupano del benessere degli anziani e lo sviluppo e la replicazione sul piano nazionale di esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.

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