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Area Istituzionale

Sezione: Area Istituzionale

La Regione Marche dice “Sì all’ happy ageing”. Via alla prevenzione

Anziani felici E’ stato siglato il protocollo che dà il via alla prevenzione e dice sì all’Happy Ageing. A siglarlo è stata la Regione Marche che ha condiviso alcune valutazioni emerse a seguito dell’evento dello scorso 25 giugno “Prevenzione, vaccini e salute nelle Marche”. L’Alleanza, siglata lo scorso 8 novembre 2018, prevede la sinergia e la collaborazione tra le Segreterie regionali di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil Marche, l’Agenzia Regionale Sanitaria Marche, l’Azienda Sanitaria Unica Regionale e l’Alleanza nazionale per l’invecchiamento attivo Happy Ageing. L’iniziativa nasce dalla volontà di colmare l’inconsapevolezza dei cittadini marchigiani in merito all’importanza e all’utilizzo degli strumenti di prevenzione, soprattutto in età avanzata. I percorsi di prevenzione, anche vaccinale, prevedono la messa a disposizione di risorse umane e strumentali atte all’informazione e alla sensibilizzazione, oltre che l’impegno diretto dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. L’intento è migliorare gli attuali tassi di adesione alla vaccinazione, anche attraverso la chiamata diretta ai pazienti. All’interno del Piano Regionale per la Prevenzione (2014-2018 prorogato al 2019) e contestualmente al Programma Salute d’Argento, la prevenzione prevede un focus su osteoporosi, attività fisica, corretta alimentazione e prevenzione degli incidenti domestici, attraverso specifiche azioni informative dedicate.

  • 6 Dicembre, 2018
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Mangiar sano, muoversi, vaccinarsi e informarsi: il nuovo paradigma della salute dell’anziano

Appello alle istituzioni e ai cittadini per sviluppare percorsi di chiamata attiva e di consapevolezza. Esperti riuniti a Pisa per discutere di strategie e politiche per l’invecchiamento attivo. (altro…)

  • 27 Aprile, 2018
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Invecchiamento Attivo: intergruppo parlamentare verso una legge quadro a sostegno della terza età

Sostenibilità, attenzione alla salute e integrazione sociale, i temi da sviluppare per la società italiana, sempre più anziana.

Invecchiamento attivo e silver economyL’Italia non è un paese per vecchi. Eppure, nei prossimi decenni il mondo sarà popolato prevalentemente da anziani. Secondo i dati emersi oggi nel corso dell’incontro “Invecchiamento in salute e silver economy” nel 2050, le persone ultrasessantenni supereranno i nuovi nati. “E’ necessario attivare politiche e programmi che tengano conto della fascia di popolazione più fragile – ha dichiarato Michele Conversano Presidente HappyAgeing l’Alleanza per l’invecchiamento attivo, nel corso dell’incontro organizzato oggi al Senato dall’Intergruppo parlamentare per l’Invecchiamento attivo – e stimolare l’azione di governo mettendo in campo iniziative pubbliche a favore degli anziani: è questo il primo obiettivo dell’Integruppo Parlamentare sull’invecchiamento attivo, al quale HappyAgeing vuole dare un aiuto concreto, come già avvenuto per l’inserimento dei vaccini per gli anziani nei LEA”.

Ad oggi, oltre 13 milioni di Italiani (più di una persona su cinque) ha un’età superiore ai 65 anni, e, secondo le previsioni, nel 2040 circa un individuo su tre sarà over 65. E già nel 2030 gli anziani saranno il circa 26,6%.

“E’ quanto mai opportuna una legge quadro, che prenda in considerazione in maniera interdisciplinare una tematica di grandissima attualità e che rappresenta il futuro della nostra società, in parte già il presente” spiega il senatore Lucio Romano, coordinatore, insieme alla deputata Vittoria D’Incecco, dell’intergruppo parlamentare sull’ invecchiamento attivo. L’invecchiamento non va inteso come minus, da cui la marginalizzazione, ma una ricchezza a livello sociale da tesaurizzare per competenze e partecipazione attiva. Bisogna invertire una cultura imperante che isola quelle realtà sociali che si ritengono improduttive o quelle che per utilizzare una terminologia attuale sono definite scarto”.

Gli over 50 i più ricercati dalle aziende
Ad affrontare il tema della silver economy, anziani e produttività è intervenuto l’onorevole Carlo Dell’Aringa, economista, che ha sottolineato come, a differenza di quanto si creda, l’anzianità non diminuisca la produttività. “Secondo gli ultimi dati ISTAT – ha dichiarato Dell’Aringa – nell’ultimo anno, si è verificato un aumento molto consistente dell’occupazione proprio nella fascia d’età over cinquanta, con oltre 410 mila nuovi assunti. Dato in controtendenza rispetto a quanto accaduto per la fascia media e per i più giovani, per i quali si registra una diminuzione di 150mila posti di lavoro. Questi dati – ha commentato Dell’Aringa – dimostrano quanto gli adulti e anziani costituiscano un patrimonio di esperienza, competenza, affidabilità e senso d’identità aziendale, doti necessarie alle aziende e alla produttività.”

Salute nell’anziano – Parola d’ordine: prevenzione
“La vera barriera contro invecchiamento sono la salute e l’attività fisica. – dichiara l’onorevole Vittoria D’Incecco coordinatrice dell’Intergruppo e medico di famiglia – Quando l’età cresce, il rischio di malattie aumenta, quindi dobbiamo agire sulla prevenzione. L’esercizio fisico ricopre un ruolo fondamentale, contribuisce a diminuire l’incidenza di malattie coronariche, diabete, ictus, cancro al seno, a rinforzare le ossa, a prevenire infortuni e a ridurre l’Alzheimer. Le cellule staminali, che diminuiscono con l’età, si rigenerano con l’attività fisica. Con una sola ora e mezzo di esercizio aerobico alla settimana, si prevengono circa 40 malattie croniche e il pericolo di ammalarsi di Alzheimer diminuisce del 50% e questo vale per tutte le età ma soprattutto nell’anziano.”

  • 14 Febbraio, 2017
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Anche il Friuli-Venezia Giulia scelto come “reference site” per l’invecchiamento attivo

Il Friuli-Venezia Giulia è tra le migliori regioni in Europa per l’efficacia delle azioni a favore dell’invecchiamento sano e attivo. Lo attesta un riconoscimento della Commissione europea che ha nominato il Friuli Venezia Giulia “Reference site” su questo tema. La designazione prevede l’ingresso della Regione in un partenariato, l’ Eip on Aha (European innovation partnership on active and healthy ageing – Partenariato europeo innovativo sull’invecchiamento sano e attivo), che la pone in diretta collaborazione con le istituzioni Ue e altre Regioni europee sui temi strategici della salute, dell’innovazione e dell’invecchiamento della popolazione. L’Eip on Aha è nato nel 2011 con l’obiettivo generale di aumentare di due anni il periodo di vita sana dei cittadini europei entro il 2020 e costituisce una delle reti più qualificate e importanti della strategia Europa 2020 imperniata sullo scambio di programmi già avviati e di best-practice sull’invecchiamento della popolazione e la sostenibilità economica della salute. I “Reference sites” sono una sorta di “ecosistemi” che comprendono diversi attori – istituzioni, associazioni dei cittadini, organizzazioni che operano in ambito sanitario, organismi di ricerca e innovazione, industrie – i quali insieme promuovono l’implementazione di soluzioni innovative e di dimostrata efficacia (le cosiddette “buone pratiche”) a supporto appunto dell’invecchiamento sano e attivo. Nel venire nominata “Reference site”, la Regione Friuli Venezia Giulia ha ottenuto una valutazione da area leader, conseguendo “3 stelle” sul massimo punteggio di 4 previsto. “L’eccellenza del Friuli Venezia Giulia si deve innanzi tutto al primato nazionale dal punto di vista legislativo, in quanto siamo stati la prima Regione italiana ad aver approvato una legge specifica sull’invecchiamento attivo (la legge regionale 22 del 2014). Altri fattori importanti sono la capacità di fare sistema e di sviluppare interventi integrati, multisettoriali e muldimensionali”, ha osservato l’assessore regionale alla Salute e Integrazione socio-sanitaria Maria Sandra Telesca. L’assessore ha evidenziato anche gli aspetti di sistema della legge, “sia sul fronte della programmazione triennale degli interventi sia sul versante del coordinamento e dell’integrazione con Enti locali, aziende sanitarie e di servizi alla persona, istituzioni scolastiche e formative (come le Università delle LiberEtà e della Terza Età) e altre associazioni no profit”. Nello spirito della legge 22, ha concluso Telesca, “viene riconosciuto l’anziano come risorsa e come persona di cui va perseguita e valorizzata l’autonomia, l’indipendenza e la partecipazione sociale attiva grazie a sistemi di rete”.

 

  • 26 Luglio, 2016
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Governo e Parlamento agiscano per lo sviluppo sostenibile. Invecchiamento attivo sia priorità

L’Italia deve definire al più presto la sua strategia per centrare gli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile. La presentazione del DEF e la discussione della prossima legge di Stabilità sono due occasioni per affrontare il problema e proporre una chiare linea di azione. Questa la richiesta dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS) – organizzazione di cui HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo è membro fondativo – ascoltata stamane dalle commissioni Affari Esteri e Comunitari della Camera sul tema dell’attuazione dell’Agenda 2030 sottoscritta dall’Italia a settembre del 2015.

“Assumere l’Agenda Globale e i relativi obiettivi di sviluppo sostenibile come riferimento della prossima Legge di stabilità è fondamentale per dimostrare che l’Italia intende rispettare gli impegni assunti in sede Onu”, ha dichiarato il portavoce dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini, nel corso della prima audizione svoltasi di fronte al Comitato permanente sull’attuazione dell’Agenda 2030, presieduto da Maria Edera Spadoni, deputata del Movimento 5 stelle. “L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è una grande opportunità per disegnare un progetto-Paese e realizzarlo insieme alle istituzioni pubbliche, alle imprese e alla società civile. È un’opportunità per migliorare il benessere economico, sociale e ambientale dei cittadini, assicurando stabilità ed evitando i rischi che derivano da un modello di sviluppo chiaramente insostenibile”, ha sottolineato Giovannini, ricordando che l’impegno delle circa 120 tra le maggiori organizzazioni e reti della società civile che partecipano all’ASviS è orientato a stimolare le istituzioni, pubbliche e private, la società civile e i singoli cittadini affinché il paradigma dell’Agenda 2030 diventi patrimonio comune e riferimento delle politiche economiche, sociali ed ambientali.

Per rendere operativa la Strategia di sviluppo sostenibile, l’ASviS chiede che Governo e Parlamento definiscano urgentemente un modello di governance per la realizzazione dell’Agenda 2030, che coinvolga le principali istituzioni e le obblighi ad operare in modo integrato, come integrati sono i 17 obiettivi e i 160 sotto-obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Per questo bisogna definire strumenti appropriati di valutazione delle politiche dal punto di vista della sostenibilità, basati su indicatori statistici tempestivi e disaggregati. “L’Alleanza ritiene poi fondamentale l’avvio di un programma di educazione allo sviluppo sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado, e nelle Università, così come una campagna di comunicazione orientata a favorire comportamenti individuali e collettivi coerenti con il paradigma dello sviluppo sostenibile”, ha aggiunto il Portavoce. Importante è anche il coinvolgimento delle Regioni e delle Città nella predisposizione di piani d’azione territoriali finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Molto può essere fatto anche attraverso la cooperazione internazionale.

 

  • 13 Luglio, 2016
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L’intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo ai nastri di partenza

È nato l’intergruppo parlamentare per l’invecchiamento attivo. Il nuovo organismo vedrà come coordinatore il senatore Lucio Romano (Gruppo per le Autonomie – Democrazia Solidale) e come vice-coordinatrice l’onorevole Vittoria D’Incecco (Pd). I deputati e i senatori aderenti, per adesso oltre trenta, si faranno portavoce delle istanze provenienti dal mondo degli over65. “Lavorare per garantire l’invecchiamento in salute degli italiani è infatti una scelta strategica in un’ottica di piena sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Entro il 2020, così come richiesto dalla Commissione europea, l’Italia dovrà inoltre riuscire a garantire un maggiore livello di salute dei suoi cittadini più anziani. Una sfida che richiede impegni precisi”, dicono. Lucio Romano, ideatore e coordinatore del gruppo di lavoro, intende muoversi nel solco delle indicazioni provenienti da Bruxelles: “L’azione dell’intergruppo – spiega -punterà a declinare autenticamente le indicazioni della Commissione. La situazione che si registra in Italia necessita di interventi immediati. Aumentano infatti le morti evitabili e diminuisce nel contempo l’aspettativa di vita degli italiani. Una situazione che vede tra le vittime principali proprio gli over65: un esercito di oltre 13 milioni di persone in Italia che rischia di subire la scarsa attenzione dei decisori pubblici nei confronti dell’invecchiamento generale della popolazione. Per la prima volta dopo diversi decenni si è invertito il trend dell’aspettativa di vita alla nascita: nel 2015 la speranza di vita alla nascita era di 80,1 anni per gli uomini e di 84,7 per le donne. Nel 2014 era invece più alta: 80,3 per gli uomini e 85 per le donne”.

La deputata Vittoria D’Incecco ha ricordato che il tema dell’invecchiamento è molto sentito a tutti i livelli: “L’Europa – dice- tiene in grande considerazione la tematica dell’invecchiamento attivo della popolazione e, infatti. Nel 2012 è stato promosso l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. La questione è molto sentita anche in Italia e, non a caso, alla Camera ci stiamo occupando di una proposta di legge che mira a valorizzare e a promuovere la partecipazione delle persone anziane alla vita sociale e culturale”. Ha preso parte alla conferenza stampa anche Michele Conversano, presidente di HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo e medico igienista: “Sarà possibile – afferma- mettere a sistema le istanze provenienti dai cittadini e dalla comunità medico-scientifica creando un modello di intervento strategico sulle politiche per le generazioni più fragili su temi trasversali come l’alimentazione, il movimento, il consumo corretto di farmaci, le campagne di screening e le vaccinazioni, ossia secondo i pilastri individuati dall’Unione Europea per un invecchiamento in salute”.

Hanno già aderito all’Intergruppo i seguenti senatori: Fabiola Anitori (Ap), Hans Berger (Autonomie), Gianpiero Dalla Zuanna (Pd), Luigi D’Ambrosio Lettieri (Conservatori riformisti), Cristina De Pietro (Misto), Serenella Fucksia (Misto), Adele Gambaro (Al-A), Pietro Ichino (Pd), Silvio Lai (Pd) Luis Alberto Orellana (Autonomie).

I deputati aderenti sono: Paola Binetti (Ap-Udc), Anna Maria Carloni (Pd), Maria Chiara Carrozza (Pd), Carlo Dell’Aringa (Pd), Marco Donati (Pd), Umberto D’Ottavio (Pd), Edo-ardo Fanucci (Pd), Gian Mario Fragomeli (Pd), Anna Giacobbe (Pd), Tommaso Ginoble (Pd), Maria Luisa Gnecchi (Pd), Tino Iannuzzi (Pd), Antonella Incerti (Pd), Gianna Mali-sani (Pd), Gianni Melilla (Sinistra It.), Margherita Miotto (Pd), Romina Mura (Pd), Fucsia Fitzgerald Nissoli (Ds-Centro Dem), Oreste Pastorelli (Misto-PSI), Fabio Porta (Pd), Simone Valente (M5S), Pierpaolo Vargiu (Scelta civica), Walter Verini (Pd), Valentina Vezzali (Scelta civica), Sandra Zampa (Pd), Diego Zardini (Pd).

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  • 10 Giugno, 2016
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HappyAgeing è l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Di HappyAgeing fanno parte Federsanità, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà che si occupano del benessere degli anziani e lo sviluppo e la replicazione sul piano nazionale di esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.

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