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Farmaci

Sezione: Farmaci

“C’era una volta… il farmaco. Nonno mi aiuti?”. Al via il progetto che informa i bambini sul corretto uso dei farmaci

farmaci Al via il 16 gennaio un ​progetto di farmacovigilanza ​che coinvolgerà 11 istituti omnicomprensivi ​dislocati in tutto il Lazio per informare i bambini e tramite loro genitori e nonni, sull’uso appropriato dei farmaci. Una campagna di sensibilizzazione che, con il coinvolgimento dei bambini e dei loro insegnati, vedrà nelle​ scuole alcuni ​farmacisti per spiegare anche attraverso un vademecum e materiali grafici ideati per loro, l’importanza dell’uso corretto dei medicinali.

Un’azione sul campo con iniziative finalizzate alla formazione, e ad incontri con gli alunni ed attività in aula con i bambini. “La Regione Lazio​ – dichiara Rita Salotti, membro della Commissione regionale di farmacovigilanza e responsabile scientifico del progetto – ​sostiene questa campagna​ realizzato in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende sanitarie (SIFO), per una corretta informazione in ambito sanitario – e in particolare nel settore farmaceutico – perché strettamente legata al concetto di salute.

E’ infatti, attraverso la conoscenza che si può promuovere un accesso consapevole, sicuro, e appropriato alle terapie e ciò è ancor più vero se si punta a “cittadini in erba” ovvero bambini in età scolastica”. Nello specifico sono state coinvolti ​11 Istituti Onnicomprensivi presenti in tutte le province della regione Lazio e di Roma, – “Sinopoli Ferrini” Via P. Mascagni, 172 Roma, “Angelica Balabanoff” Via Angelica Balabanoff, 62, “Via del Calice” Via del calice 34, “Alessandro Magno” Via Stesicoro 115,“Luigi Pirandello” Via Appennini 53, Fonte Nuova (RM), “Don Lorenzo Milani” Via di Costagrande 18 M. PorzioCatone (RM), I “Pietro Egidi” Piazza Gustavo VI Adolfo, Viterbo,”Natale Prampolini “Via acque alte B.go Pogdora Latina, “Minervini Sisti” Piazza Vittorio Bachelet 3 Rieti, “Fara Sabina” Piazza Europa Passo Corese Rieti,“Frosinone 1”via Mastruccia, 35 Frosinone – che attraverso il coinvolgimento dei Dirigenti scolastici hanno aderito come parte fondante del progetto.

Il primo ​ciclo ​di lezioni partirà ​lunedì 16 gennaio nell’Istituto Don Milani di Monteporzio Catone e terminerà toccando tutte le altre scuole il 20 febbraio. Mentre il secondo ciclo di incontri ​sarà fissato anche ​sulla scorta degli impegni scolastici dei ragazzi coinvolti. I cittadini a cominciare dall’età più giovane ​devono essere parte attiva e protagonisti di un processo di cambiamento che attraverso la condivisione dei messaggi diffusi li renda sempre responsabili della propria salute e informati sui comportamenti da adottare per preservarla.

È questa la chiave con cui è stato pensato ed ideato ​il Progetto “C’era una volta … il farmaco. Nonno mi aiuti ?” che si concluderà nel mese di giugno con un convegno scientifico – istituzionale presso la Regione Lazio che vedrà la partecipazione dei bambini coinvolti, delle loro famiglie, dei Dirigenti scolastici, delle cariche istituzionali regionali e di numerosi operatori sanitari. Un momento di bilancio di questa che è la prima campagna di sensibilizzazione per bambini su concetti chiave importanti come “uso corretto dei medicinali” ed “appropriatezza” e che ha l’importante mission di informare attraverso di loro anche i loro nonni e famigliari.

  • 14 Gennaio, 2017
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L’80 per cento degli anziani non assume farmaci in modo corretto. Sbagliato correre rischi

Meno di due anziani su 10 assumono farmaci in modo corretto, moltissimi ne abusano e ancora di più ne prendono meno di quanto prescritto, aumentando rischi per la salute. A ritornare su un problema non nuovo ma sempre attuale, anche in termini di ricadute sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, è uno studio pubblicato sul “British Journal of Clinical Pharmacology”. Un team di ricercatori della Gent University, in Belgio, guidati da Maarten Wauters, ha preso in esame 503 cittadini di età uguale o superiore a 80 anni e li ha seguiti per 18 mesi. Oltre la metà egli arruolati (il 58%) assumeva 5 o più medicinali al giorno, ma solo il 17% lo faceva in modo corretto, ovvero secondo le reali necessità. Nel 67% dei casi, infatti, gli anziani esaminati ne facevano un sottoutilizzo, mentre il 56% ne abusava, ovvero ne assumeva in quantità eccessive o a sproposito. Non poche le conseguenze per la salute. Chi assumeva meno farmaci del dovuto presentava, infatti, un aumento del 26% della possibilità di esser ricoverati in ospedale e un aumento del 39% del rischio di mortalità.

Per evitare di correre rischi inutili è quindi necessario attenersi rigorosamente alle indicazioni del proprio medico curante e alle avvertenze contenuti nel foglio illustrativo del medicinale. I danni che può produrre un farmaco possono essere amplificati in un organismo fisiologicamente debilitato come quello di un anziano. La prevenzione è l’arma più forte per garantirsi un invecchiamento in salute.

 

  • 19 Luglio, 2016
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Arriva il caldo. Proteggere i farmaci dalle alte temperature aiuta la salute

“I medicinali vanno in genere conservati in luogo fresco e asciutto e non a diretto contatto con fonti di calore. In estate, però, occorre maggiore attenzione e qualche accortezza in più per non rischiare di ritrovarsi ad assumere farmaci inefficaci o peggio dannosi per la salute. L’Agenzia italiana del farmaco suggerisce alcune buone pratiche e raccomanda di leggere sempre con attenzione il foglio illustrativo e consultare il medico o il farmacista in caso di dubbi sull’integrità di un prodotto”. Il presidente, Mario Melazzini, spiega alcuni dei possibili effetti di una conservazione non corretta: “Gli effetti del caldo sull’organismo possono essere acuiti dall’assunzione di farmaci che interferiscono con alcuni processi quali la termoregolazione, causando, specie in soggetti più a rischio, come chi soffre di problemi cardiaci, circolatori e respiratori, conseguenze a volte anche gravi. Inoltre va posta particolare attenzione ad alcuni medicinali, come quelli a base di ketoprofene, che in caso di esposizione diretta al sole possono provocare reazioni da fotosensibilizzazione. Per questo è opportuno essere ben informati su come comportarsi nella stagione calda, quando si assumono farmaci”. Conservare e trasportare i medicinali in modo corretto è fondamentale per garantirne l’integrità e quindi l’efficacia e la sicurezza. Questa buona prassi vale in special modo nella stagione estiva, quando le alte temperature, l’umidità, l’escursione termica possono deteriorare il principio attivo, alterarne le proprietà o favorire la crescita microbica nei contenitori in caso di esposizione prolungata a fonti di calore e irradiazione solare diretta (es. gli antibiotici, i farmaci adrenergici, l’insulina, gli analgesici, i sedativi). Alcuni farmaci inoltre, per via del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione o alterare lo stato di idratazione dell’organismo, amplificando gli effetti del caldo (anticolinergici, antipsicotici, antistaminici, antidepressivi, ansiolitici, antiadrenergici e beta-bloccanti, antipertensivi e diuretici, antiepilettici ecc.). Per queste ragioni, l’AIFA suggerisce alcuni semplici ma utili accorgimenti che possono tenere a riparo da spiacevoli inconvenienti legati alla cattiva conservazione (o trasporto) dei medicinali in presenza di temperature elevate. Quest’anno è stato realizzato a questo scopo un pratico opuscolo “Farmaci & estate”, disponibile online sul sito istituzionale.

Per ulteriori approfondimenti sul tema, è possibile leggere il dossier AIFA in cui sono elencati i medicinali che possono favorire disturbi causati dal caldo e quelli che potrebbero maggiormente risentire, in termini di efficacia ma anche di sicurezza, di una esposizione alle alte temperature o all’azione diretta dei raggi solari. Il dossier contiene inoltre alcune informazioni generali sulle corrette modalità di conservazione dei farmaci.

 

  • 3 Giugno, 2016
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La primavera è in arrivo. Allergie in aumento tra gli anziani

La primavera è alle porte e le allergie sono in agguato. Un fenomeno che può compromettere seriamente il quadro clinico delle persone intolleranti ad alcune sostanze. “L’impatto sulla qualità di vita è sottostimato: è stato sempre misurato in studi scientifici e non nella realtà quotidiana – sottolinea Giorgio Walter Canonica, presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) -. Monitorare l’andamento dei sintomi e le conseguenze sulle attività giornaliere è invece essenziale per gestire la terapia, modificandola se non si è più in grado di controllare i disagi”. Gli anziani sono sempre più interessati dal fenomeno. I casi in cui le allergie esordiscono nella terza età sono in aumento – la diffusione di rinite oggi è del 26%, come nelle fasce d’età più giovani – ma spesso ci si dimentica delle loro esigenze, come ha sottolineato una ricerca appena pubblicata sugli Annals of Allergy, Asthma and Immunology secondo cui l’immunoterapia, ben poco prescritta agli over65, riduce i sintomi del 55% e del 64% la necessità di altre cure anche in chi più avanti negli anni. “Gli anziani di oggi vivono più a lungo e sono più attivi, in migliore forma fisica e cognitiva rispetto al passato – commenta Canonica -. Anche il loro sistema immunitario funziona meglio ed è quindi in grado di rispondere alla stimolazione con l’immunoterapia. Che dovrebbe essere più utilizzata in generale, in giovani e meno giovani: oggi, dopo decenni di esperienza, abbiamo protocolli efficaci che risolvono con terapie semplici, da assumere per bocca, allergie diffuse come quella alle graminacee. A differenza dei sintomatici, l’immunoterapia offre una copertura che dura anni e può essere rinnovata con un richiamo e i pazienti hanno diritto ad averla, essendo oggi in fascia A”.

 

  • 15 Marzo, 2016
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Domani la Giornata di raccolta del farmaco. Un sostegno per gli anziani poveri

Domani, 13 febbraio 2016, in tutta Italia si terrà la XVI Giornata di raccolta del farmaco (Grf 2016). Durante tutto il giorno, presso le farmacie che aderiscono all’iniziativa, sarà possibile acquistare farmaci da automedicazione, che saranno donati alle persone prive di risorse e in stato di povertà che, su tutto il territorio nazionale, non possono permettersi l’acquisto di medicinali. Un gesto concreto, dunque, per rispondere alla crescente richiesta di medicinali per i più poveri, che nel 2015 – secondo l’Osservatorio sulla donazione dei farmaci del Banco farmaceutico onlus – è aumentata del 6,4% passando dalle 818 mila confezioni di medicinali nel 2014 alle 870.352 del 2015. A beneficiarne saranno le oltre 400.000 persone (anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà economica) che quotidianamente sono assistite dai 1.638 enti caritativi che collaborano con la Fondazione Banco farmaceutico in tutta Italia. Cambia, inoltre, la tipologia delle persone che sono in difficoltà: cresce il numero di italiani in difficoltà 182.400 contro i 179 mila dell’anno passato (+1,9%), anche se gli stranieri restano maggioritari 222.982 (55%) contro i 230 mila dell’anno passato. In particolare tra gli italiani sono gli adulti tra i 18 e i 64 anni i maggiori beneficiari dei farmaci (58,2%), seguiti dagli over 65 (23,6%) e dai minori da 0 a 17 anni (18,2%).

 

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  • 12 Febbraio, 2016
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Giornata del malato. Appello di Paola Binetti per assistenza agli anziani

Paola Binetti, deputata eletta nelle liste dell’Udc, ha rivolto un appello in occasione della “Giornata del malato”.  “Chissà se ci saranno buone notizie per tutte quelle persone che sono da mesi in lista di attesa per avere una tac o un intervento chirurgico. Ci sono anziani che da tempo aspettano che l’assistenza domiciliare non sia solo un annuncio ad effetto, ma una realtà concreta che consentirà loro di migliorare una qualità di vita segnata dagli anni. Ma poi ci sono anche le famiglie di pazienti cronici, di disabili, che aspettano con ansia che qualcuno si faccia carico degli aspetti sociali che sono un tutt’uno con le terapie di cui hanno bisogno”. Questa l’opinione della parlamentare da sempre vicina alle tematiche sociali, che continua: “E’ stridente il contrasto tra i progressi della ricerca farmacologica, sempre più capace di centrare obiettivi altamente sofisticati, e la disponibilità di questi farmaci, i cui prezzi sono realmente proibitivi per il nostro Servizio sanitario nazionale. E’ una giornata in cui vorremmo sentire dall’Aifa che le procedure per rendere disponibili sul mercato alcuni farmaci innovativi, largamente attesi da tanti pazienti, si sono finalmente concluse”.

  • 11 Febbraio, 2016
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HappyAgeing è l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Di HappyAgeing fanno parte Federsanità, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà che si occupano del benessere degli anziani e lo sviluppo e la replicazione sul piano nazionale di esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.

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