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Attività fisica

Sezione: Attività fisica

Gli anziani con la patente invecchiano meglio. Lo spiega uno studio

Guidare l’auto aiuta a mantenere un buon livello di salute. Questa la scoperta di un gruppo di ricercatori statunitensi del Dipartimento di Salute pubblica della Columbia University. Secondo quanto riferito sul Journal of the American Geriatrics Society, lo studio si basa sull’analisi di dati presenti in letteratura e relativi alla salute degli anziani che guidano e che smettono di guidare. Fino a questo momento, non si era mai indagato quale impatto lo smettere di guidare potesse avere sulla salute psicofisica dell’anziano. Gli esperti Usa hanno analizzato una vasta mole di dati a disposizione sull’argomento e riscontrato che non è solo il deterioramento della salute a causare – come è noto – l’addio alla guida, ma anche, viceversa, l’abbandono dell’auto a determinare un ulteriore deterioramento della salute psicofisica, una diminuzione delle funzioni cognitive ad esempio. Da cinque dei 16 studi analizzati è emerso che smettendo di guidare quasi raddoppia per l’anziano il rischio di iniziare a soffrire di disturbi depressivi.

Si rende quindi necessario un impegno delle istituzioni sia per tutelare gli anziani che non riescono a rinnovare la patente – lavorando su programmi di mobilità sempre più aperti verso i bisogni degli over65 – sia per tutelare le aspettative di chi vorrebbe continuare a restare autonomo e motorizzato.

 

  • 22 Gennaio, 2016
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Oggi si festeggia la “Giornata mondiale dell’anziano”. Ad Ancona un progetto per limitare le cadute

 

Oggi si celebra la Giornata Internazionale dell’Anziano. Per l’occasione l’IRCCS INRCA (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) di Ancona vuole promuovere la consapevolezza di come prevenire le cadute e favorire così un invecchiamento attivo. Le cadute sono un problema che interessa un terzo delle persone sopra i 65 anni, e sono la principale causa di morte accidentale in Europa. Costano al Sistema Sanitario Nazionale oltre 400 milioni di Euro all’anno, con notevoli spese per l’assistenza.

“Purtroppo, spesso si tende a pensare che le cadute siano inevitabili – spiega Antonio Cherubini, Responsabile dell’Unità Operativa di Geriatria e Accettazione Geriatrica d’Urgenza dell’INRCA – ma molti studi dimostrano che, con regolari esercizi per il miglioramento dell’equilibrio e della forza muscolare, insieme ad una maggiore sicurezza degli ambienti in cui si vive, una caduta su due potrebbe essere evitata. È necessario – continua Cherubini – trasmettere questa conoscenza non solo alle persone a rischio ma anche alle loro famiglie, amici e nipoti, secondo un’ottica di aiuto tra le generazioni”. Sono molti i modi con cui le famiglie possono aiutare a prevenire le cadute, ad esempio mediante la promozione dell’esercizio fisico a amici o parenti anziani, anche organizzando attività all’aperto in compagnia come giardinaggio e vacanze. Queste attività migliorano la salute dei muscoli e delle ossa, grazie alla produzione di Vitamina D dovuta all’esposizione solare, ma presente anche in cibi come pesce grasso, uova e integratori. Tra gli accorgimenti da adottare in casa invece, è importante verificare periodicamente i rischi presenti come tappeti, scarsa illuminazione e oggetti che intralciano il passo. E’ importante anche il coinvolgimento del medico di famiglia, nel programmare controlli annuali per vista e udito, oltre a rivedere ogni sei mesi i farmaci assunti.

L’INRCA infatti fa parte di ProFouND, la rete promossa dalla Commissione europea per diffondere la conoscenza sulle cadute e come prevenirle. Il network comprende 21 partner provenienti da 12 Paesi e opera per formare istruttori in tutta Europa volti ad estendere i programmi di prevenzione e di esercizio, così da raggiungere circa 84 mila anziani entro il 2016. A tale proposito, dal 19 al 23 ottobre alcuni istruttori inglesi che partecipano al progetto, terranno all’INRCA di Ancona un corso per formare operatori che lavorano nelle Marche sui programmi di esercizio più efficaci, la cui validità è stata dimostrata da ricerche rigorose.

Limitare le caduta vuol dire ridurre il numero di ricoveri a danno di pazienti over65 e aumentare il benessere del singolo e della sua famiglia. Per questo motivo, HappyAgeing saluta con piacere il progetto promosso dalla struttura marchigiana.

 

  • 1 Ottobre, 2015
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Gli italiani sognano di trascorrere la vecchiaia nelle campagne

 

Sette italiani su dieci (68 per cento) esprimono gradimento per l’agriospizio dove poter trascorrere la vecchiaia a contatto con la campagna mentre più di tre italiani su quattro (78 per cento) vorrebbero far frequentare ai propri figli una fattoria didattica a contatto con gli animali e le piante coltivate. È quanto emerge da una indagine Coldiretti su dati Ipr marketing divulgata in occasione del convegno “Agricoltura sociale e Microcredito”, promosso all’Expo dal Ministero delle Politiche Agricole, con l’apertura della mostra dei prodotti di San Patrignano, la comunità che per prima ha utilizzato l’agricoltura sociale quale importante strumento per il recupero e il reinserimento di persone affette da dipendenze. L’agricoltura sociale è la nuova frontiera delle campagne italiane dove – sottolinea la Coldiretti – sono impegnate già oggi oltre mille e cento imprese agricole e cooperative, attorno alle quali gravitano decine di migliaia di rifugiati, detenuti, disabili, tossicodipendenti. Lungo tutta la Penisola, nelle aree rurali come in quelle periurbane – precisa la Coldiretti – stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga e alcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippoterapia ecc.), con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori a rischio, disoccupati di lunga durata, ecc.) e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità (agriasilo, orti per gli anziani, ecc.). Una opportunità che finalmente ha trovato il sostegno di una legge nazionale sull’agricoltura sociale che entra in vigore il 23 settembre e che definisce una cornice comune, da valorizzare e promuovere anche nei nuovi PSR che accompagneranno lo sviluppo delle aree rurali fino al 2020. Un provvedimento, che come ha sottolineato il Presidente della repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato per la giornata dell’agricoltura promossa dalla Coldiretti ad Expo, “è importante soprattutto per tutti quei giovani imprenditori e cooperatori sociali che, attraverso l’attività agricola, aiutano le persone svantaggiate e in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, offrendo loro sostegno e opportunità concrete di riabilitazione, nell’ambito di un progetto di solidarietà e inclusione sociale”.

 

Campagne sarde

  • 21 Settembre, 2015
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HappyAgeing vi augura buon Ferragosto

Una giornata senza pensieri è fondamentale per invecchiare in salute…

SpiaggiA 2 happyageing

  • 15 Agosto, 2015
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A Milano parte la sperimentazione della badante di condominio

È partita venerdì a Milano nello stabile di piazzale Dateo numero 5 il primo progetto della “badante di condominio”: un modello di “assistenza condivisa” che può essere applicato in contesti diversi e rivolto a soggetti che non necessitano di assistenza continuativa oppure a famiglie che hanno bisogno di specifiche forme di supporto. Una piccola rivoluzione in grado di rappresentare un sostegno concreto per gli over65 che altrimenti non potrebbero sostenere le spese assistenziali. La sperimentazione coinvolgerà sei persone, tutte residenti nello stabile di piazzale Dateo 5, con un’assistente familiare disponibile per 24 ore settimanali. Nel futuro prossimo si prevede di estendere il progetto a tutte le nove Zone di Milano: dal centro alla periferia. Il progetto della “badante di condominio” rientra nell’ambito dello Sportello “CuraMi” del Comune che si occupa di mettere in contatto la domanda e l’offerta di assistenti familiari e baby sitter. Nei primi sei mesi del 2015, già 1.779 persone hanno dato la propria disponibilità come badanti e 646 come baby sitter, per un totale di 2.425 domande. Un dato più che raddoppiato rispetto all`anno scorso, quando le domande raccolte erano state 2.417 nell’arco dei 12 mesi del 2014.

 

  • 29 Luglio, 2015
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Co-housing per anziani, un progetto toscano all’avanguardia in Europa

 

Un progetto sul co-housing sociale ideato da una cooperativa di Arezzo è tra i semifinalisti dell’edizione 2015 del Concorso europeo per l’innovazione sociale. Il programma è tanto innovativo quanto semplice. Le famiglie di anziani non autosufficienti possono associarsi per favorire l’assistenza ai propri cari e permettere a questi di non cadere vittime dell’isolamento. L’anziano ha infatti l’opportunità di convivere con persone della propria età: una soluzione che appare in grado di diminuire le spese necessarie per far fronte all’assistenza e all’ordinaria amministrazione. Per questo progetto la cooperativa sociale toscana ha già ottenuto un duplice riconoscimento, prima dalla Regione Toscana che lo ha definito “modello di innovazione di interesse regionale” e ora dell’Unione Europea nell’ambito del Concorso 2015 per l’innovazione sociale. Insieme ad altri ventinove semifinalisti, la società aretina è stata invitata all’Accademia dell’innovazione sociale a settembre. La giuria selezionerà i dieci finalisti e i tre progetti ritenuti più meritevoli riceveranno ciascuno un premio del valore di 50mila euro nel corso di una cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles nel novembre 2015.

 

  • 28 Luglio, 2015
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HappyAgeing è l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Di HappyAgeing fanno parte Federsanità, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà che si occupano del benessere degli anziani e lo sviluppo e la replicazione sul piano nazionale di esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.

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